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Le piazze e le sculture di Venezia


Il leone che si trovava all'ingresso del porto del Pireo ad Atene e che fu portato da Francesco Morosini a Venezia per essere installato davanti all'ingresso dell'Arsenale di Venezia
Il Leone del Pireo
Associato a edifici religiosi o a palazzi o più semplicemente disseminato sulle facciate delle case, a volte un unico piccolo medaglione rotondo sotto una finestra, sopra una porta.

Gli scultori veneziani ci hanno lasciato opere magnifiche, tanto originali quanto belle.

Incontri da fare

Le Sculture di Venezia si incontrano spesso mentre si cammina.

E spesso si tratta di veri e propri incontri tra i vostri occhi e la Scultura che avete appena scoperto.

Sculture... umane

Come spiegarlo? queste sculture, come tutta la città, sono umane, così vicine a noi che ci lasciamo coinvolgere da loro.

In alto, la statua di Antonio Rioba Mastelli, quella con il naso di ferro, all'angolo tra Campo dei Mori e Fondamenta dei Mori. Anche con il suo naso di ferro e i danni che questa statua potrebbe aver subito dal XIII secolo, questo volto rimane incredibilmente espressivo
Antonio Rioba Mastelli
Ci interrogano, ci sfidano, sono spesso misteriosi, carichi di simboli spesso dimenticati dalle nostre società informatizzate e asettiche.

Leggende e misteri


Le Sculture di Venezia evocano leggende e misteri, leoni, uccelli, agnelli... spesso divorandosi a vicenda. Chi è chi?

Un passato militare

Ma sono anche lì a ricordarci il glorioso passato di Venezia, un passato spesso militare e intransigente, ma intransigente nella difesa della libertà, una libertà che all'epoca era ancora così rara.

Statuario religioso

Ma la statuaria sapeva anche essere angelica, al servizio dell'amore di Dio e dei santi, onnipresenti a Venezia, che costruì la sua fama sulle reliquie di San Marco l'Evangelista.

Sculture policrome

Scoprirete magnifiche sculture policrome, la maggior parte delle quali conservate nelle chiese.

Vi invitiamo a seguirci sulle pagine di e-Venice.com per scoprire un assaggio delle meraviglie di Venezia.

Corte, Campi, Campielli, Piazza... a Venezia

In origine, i Campi (al singolare) erano terra battuta e coltivati, da cui il nome che nella nostra lingua significa campi

Quasi sempre situati davanti a una chiesa e ora pavimentati, sono oggi luoghi di ritrovo popolari per i veneziani, giovani e anziani.

Tutti questi campi e campielli sono il terreno di gioco ideale per i piccoli veneziani, che giocano a calcio o vanno in bicicletta, anche se a Venezia è vietato.
Un'altra caratteristica imprescindibile di un campo sono i caffè: anche i genitori devono essere accuditi, ed è questo che conferisce ai campi la loro atmosfera vivace e amichevole.

E se non l'avete ancora capito, i veneziani amano parlare!

In autunno o in inverno, questo è anche il luogo in cui il sole riesce a riscaldarci più a lungo, perché non ha bisogno di immergersi nel cuore delle strette Calli per farlo.

Ciò che rende i campi particolarmente attraenti a Venezia è anche il senso di spazio che emanano.

Dopo aver serpeggiato per le strette e tortuose Calli, arrivare in un campo grande, come Santa Margherita o Santo Stefano, è sempre un piacere spazio!

Si può fare un respiro profondo, la vista può finalmente portarci lontano e Venezia sembra improvvisamente molto più grande!

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